Il popolo Chokwe è un gruppo etnico di circa un milione di persone che popolano Zambia, Congo, Angola, Botswana e Mozambico. La loro tradizione religiosa deriva in buona parte dai Luanda, etnia del popolo Bantu, che reputano di vitale importanza il culto degli Antenati. I loro Ancestrali, di cui abbiamo scarse notizie, sono considerati parte della famiglia e consultati spesso dai loro membri nei riti di divinazione. Il sacro concetto di Regalità, così importante per la coesione dell’Impero, fu introdotto, a quanto sembra, da un personaggio mitico dei Luba, il cacciatore Chibinda Llunga. I re e i governanti in genere sono rappresentanti di Dio (Kalunga) e il re Chokwe viene chiamato Mwanagana, ovvero ”il proprietario o vigilante della terra”, responsabile della fertilità della Terra e del benessere del suo popolo.
Il Dio creatore del mondo è Samatangana, il Creatore, infinito e onnipresente. Questa religione sottolinea l’importanza dell’oratoria, base di trasmissione dei valori di un regno che perì a causa della tratta degli schiavi. I Chokwe definirono l’oratoria come un meccanismo per andare oltre il regno fisico e attingere il regno metafisico.
Il re deve garantire l’armonia col mondo invisibile e il benessere della sua comunità.
Alcune tribù, specialmente in Zambia durante riti di iniziazione, apprendono come le loro anime possano sintonizzarsi con le stelle e interpretarne i moti. Una serie di misteri esoterici sono
contenuti in una specie di libri di legno, espressi attraverso vari simboli che vengono letti cerimoniosamente durante i rituali.
Questi libri sono di volta in volta ritrascritti, per lo meno ad ogni cambio generazionale. Le loro illustrazioni raffigurano spesso le Pleiadi, i movimenti delle stelle a loro intorno o la Cintura di
Orione con i suoi angoli caratteristici che riproducono la prospettiva aerea delle tre Piramidi di Giza.
Il re Chowke della Collezione Garuti, forse una figura di Antenato, misura 90,5 cm di altezza ed è scolpito in un legno scuro. Vari chiodi sul viso o sul petto raffigurano le scarificazioni a cui si sottoponevano i nobili e i guerrieri, mentre alcuni peli, forse di origine animale, rappresentano la barba e i baffi, simbolo di virilità.