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TERRA IN TRANCE

Il Dio creatore
 

La religione dei Dogon presenta un unico Dio creatore, Amma, che ha generato i suoi figli con la Terra, sua sposa: Yurugu. Il primo essere vivente creato da Amma è il Nommo, spirito antropomorfo, creato attraverso l’acqua fecondata dal suo seme. Il Nommo si moltiplicò divenendo quattro coppie di gemelli. I Nommo sono ermafroditi i primi quattro maschi e le
ultime quattro femmine, sono in possesso anche dell’anima del sesso opposto.

Uno dei gemelli si ribellò contro l’ordine stabilito da Amma, destabilizzando così il creato. Per purificare l’universo e ripristinare l’ordine ancestrale, Amma sacrificò un Nommo maschio ancora nell’uovo, smembrandone il corpo e sparpagliandolo per il cosmo. I Nommo sono presenti in ogni forma d’acqua, nei raggi del sole e sono responsabili per aver dato all’uomo la parola, la tessitura e l’arte di forgiare i metalli. Il nome Nommo deriva da una parola che significa far bere; viene anche ricordato come Il Maestro dell’Acqua, l’Ammonitore o il Distruttore. I Nommo vengono descritti aventi la metà dal corpo superiore umana e l’altra metà serpente, fatti d’acqua e privi di articolazioni. Una volta ogni sessant’anni viene celebrato il Sigui, cerimonia itinerante di villaggio in villaggio, che rappresenta la perdita dell’immortalità da parte dell’uomo, attraverso la rievocazione della morte del primo antenato Dyongu Seru, rappresentato da una grande maschera che viene intagliata a forma di serpente ed è alta circa 10 metri.
Questa straordinaria maschera viene poi conservata in una grotta segreta. i Nommo, dopo essere stati dispersi da Amma hanno recato i loro doni agli uomini ritornando dallo spazio e più precisamente dalla stella Sirio. Nel 1976 lo scrittore Robert K.G. Temple, nel suo libro “The Sirius Mystery”, si spinse a sostenere che la cosmologia dogon era il frutto di un remoto contatto con una civiltà extraterrestre, appunto i Nommo, esseri anfibi intelligenti provenienti da un pianeta di Sirio C. E non caso i Dogon sono oggi delle star in qualunque sito di ufologia.
La scultura della Collezione Garuti rappresenta un uomo che si masturba per fecondare la terra. Il viso e il corpo presentano numerse scarificazioni, a testimonianza forse del suo alto grado di regalità. La testa è rivolta al cielo, così da unire simbolicamente il mondo terrestre e quello divino. Lungo tutta la colonna vertebrale corre una decorazione, quasi un’onda, che presso i Dogon simboleggia l’acqua.

 

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